La valle delle cartiere e la produzione della carta

Attive già nella seconda metà del Trecento, le cartiere di Toscolano conobbero nei secoli seguenti un rapido sviluppo, dovuto alla capacità di rispondere alle esigenze delle stamperie di Venezia e di quelle che nacquero nella stessa Riviera Gardesana. Nella seconda metà dell’Ottocento, poi, con l’introduzione della “macchina continua” il paesaggio della valle acquista una fisionomia industriale. All’inizio del Novecento, con la realizzazione del nuovo stabilimento in riva al lago inizia il declino delle cartiere della valle che vengono progressivamente chiuse.

Il valore storico e ambientale della valle risulta evidente a chi, percorrendola, incontra, via via, i resti delle fabbriche avvolti da una vegetazione rigogliosa.

I ruderi delle vecchie cartiere sono lambiti dal Torrente Toscolano che attraversa la Valle e, nel suo lento corso, forma anse, isole, spiaggette o gole profonde.

In genere la valle si attraversa in auto per raggiungere Palazzo Archesane e quindi il Rifugio Pirlo e il Pizzocolo oppure Campei de Cima o il sentiero dei Cuei ma merita certamente una visita dedicata.

Oggi esiste un percorso museale, situato all’interno dell’antica cartiera di Maina Inferiore, che permette di ripercorre in ordine cronologico la storia della carta e della Valle delle Cartiere dalle origini sino al Novecento (https://www.valledellecartiere.it/it/Il-percorso-museale).

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